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LOUIS SCLAVIS

Louis Sclavis, nato a Lione nel '53, studia clarinetto presso il Conservatorio della città. Dal '75 all'88 fa parte di gruppi acclamati come Workshop De Lyon, Marvelous Band e Marmite Infernale. In questo periodo suona anche, tra gli altri, con la big band di Chris McGregor "The Brotherhood of Breath", con il quartetto di Henri Texier, con Tony Oxley, in big band al fianco di Enrico Rava, Evan Parker, Han Bennink, ecc.; in duo con Cecil Taylor incontra Michel Portal, Didier Levallet, Bernard Lubat.
Dall'82 in poi, il clarinettista guida anche gruppi propri: proprio nell'82, anno in cui suona e registra con Evan Parker, Peter Brötzmann, Tony Oxley, Lol Coxhill, Connie Bauer, John Lindberg, ecc. per due case discografiche di jazz contemporaneo (NATO e FMP), fonda il combo Tour De France, con sei musicisti provenienti da diverse regione della Francia.
Nell'84 incide un album in solo per la Ida Records dal titolo Clarinettes e costituisce un quartetto con Bruno Chevillon, François Raulin e Christian Ville. Questi quattro giovani musicisti fanno le loro apparizioni ad importanti festival, sia in Francia che all'estero, lavorano insieme a svariati progetti speciali, quindi incidono due album con Dominique Pifarely al violino come special guest: Chine (Ida Records, '87) e Rouge (ECM, '91).
Nell'87, Sclavis forma un settetto, appositamente per il festival Banlieues Bleues di Parigi, e registra Chamber Music per la Ida Records.
Nell'88, anno in cui riceve il Premio Django Reinhardt, di cui la tradizione vuole venga insignito il miglior jazzista francese dell'anno, fonda il Trio De Clarinettes insieme ai virtuosi Jacques Di Donato e Armand Angster, un gruppo che bilancia la libera improvvisazione con proprie composizioni, suonando anche, in modo intrigante, lavori di repertorio contemporaneo/sperimentale, comprese opere incredibilmente complesse di Pierre Boulez e Brian Ferneyhough. Con questo trio inciderà nel '91 Live in Berlin per la FMP.
Questo lato di Sclavis è stato ignorato dalla critica che preferisce invece mettere l'accento sulle sue influenze folk di tradizione non solo francese. Tuttavia Louis ribadisce che gli studi della tradizione classica moderna sono stati importanti per il suo sviluppo quanto l'immersione nel cosiddetto "jazz", che l'influenza della musica contemporanea è sempre presente nel suo recente Acoustic Quartet.
Nell'89, il Louis Sclavis  Quartet si assicura il primo premio alla Biennale di Barcellona come migliore creazione europea dell'anno.
Nel '90, vinto il British Jazz Award come miglior artista straniero del Midem, si esibisce con un sestetto al Paris Jazz Festival in un tributo a Duke Ellington. Ellington on the air diventa poi album per la Ida Records.
Inoltre, Sclavis rivoluziona il modo di suonare tra jazzisti e musicisti folk francese, lavorando con un gruppo bretone: un quintetto di clarinetti, un cantante di Auvergne, André Ricros, e Valentin Clastrier - suonatore di organetto a manovella - e registra con tutti loro per la Silex (Musique Têtue con il quintetto di clarinetti, Le Partage Des Eaux con Ricros, Hérésie con Clastrier).
Nel '92, Sclavis fonda un nuovo gruppo, Acoustic Quartet, con Dominique Pifarely, Bruno Chevillon e Marc Ducret, con cui registra di nuovo per la ECM, e si esibisce al Festival Banlieues Bleues con un doppio trio composto dall'Arcado String Trio (Mark Dresser, Mark Feldman, Ernst Reijseger) ed il Trio De Clarinettes. Questo Double Trio si esibirà poi in molti altri festival, a Groningen, Moers, Vandoeuvre, Grenoble…
Attualmente, suona anche in trio con Aldo Romano e Henri Texier, con Joachim Kühn, Michel Portal, Ernst Reijseger, lavora come solista per il compositore Fabien Tehericsen, incide con Trilok Gurtu, la Cecil Taylor big band, Klaus Koenig, Henri Texier… E' dal '94 la formazione di un altro suo trio con Bruno Chevillon  al basso e François Merville alla batteria.
Le passioni di Sclavis si estendono anche ad altre arti: ha scritto musica per teatro e cinema e vanta una stretta collaborazione con il fotografo Guy Le Querrec, che ha fornito le immagini per i suoi album degli ultimi dieci anni.
 

Informazioni:
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